Nell’ottica di un approfondimento del grande autore Ghiannis Ritsos, Krypton realizza un ciclo di letture sceniche di otto monologhi dedicati ai personaggi del mito greco nella visione di Ritsos interpretati da attori e attrici di Firenze, accompagnati da musica e scenari visuali. Nei monologhi tratti dal capolavoro “Quarta Dimensione”, scritto dal poeta durante la sua prigionia, l’alibi mitologico diviene strumento per eludere la censura e narrare vicende personali e politiche tra passato e presente.

Un ciclo di appuntamenti nelle Biblioteche dei 5 quartieri della città, nelle quali allestire 9 letture sceniche di altrettanti monologhi dedicati ai personaggi del mito, tratti dal libro Quarta dimensione di Ghiannis Ritsos, con la traduzione di Nicola Crocetti. La rassegna si apre con un primo appuntamento al Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux, che prevede un incontro con l’editore e traduttore Nicola Crocetti e la prima lettura da parte dell’attore Fulvio Cauteruccio, regista e ideatore della rassegna. Seguiranno 8 incontri con 8 attrici e attori fiorentini accompagnati dalle musiche composte e realizzate da due giovani musicisti. 

Il progetto mira ad approfondire la poetica dell’autore, più volte candidato al Premio Nobel per la Letteratura, e definito dal poeta Louis Aragon “uno dei più grandi poeti del nostro tempo”.

Tra i soggetti coinvolti nell’iniziativa, oltre al grecista e giornalista italiano Nicola Crocetti e al regista e attore Fulvio Cauteruccio, vi sono: le attrici Flavia Pezzo, Silvia Frasson, Irene Barbugli, Sofia Menci e Teresa Fallai, gli attori Massimo Bevilacqua, Lorenzo Degl’Innocenti e Alessio Martinoli e i musicisti Vincenzo Campolongo e Marco Carbone

Il capolavoro più celebre di Ritsos, “Quarta dimensione”, è una raccolta di monologhi poetici in cui dà voce a personaggi della mitologia greca (come Fedra, Elena, Aiace, Oreste, Agamennone, Ifigenia…), e rilegge con uno sguardo moderno, intimo e tragicamente umano il mito. Questi testi furono scritti durante il confino, come forma di resistenza simbolica, sfruttando la maschera mitologica per aggirare la censura.

Figura complessa e straordinaria che ha unito poesia, impegno politico e riflessione esistenziale in un’opera vastissima e intensamente umana, Ritsos intreccia nelle sue opere la memoria personale con quella storica e politica della Grecia: guerre, resistenza, lotte sociali diventano materia poetica.

Per Ritsos, ricordare è un atto di resistenza contro l’oblio, una forma di azione. Nella sua poetica il corpo è centrale: ferito, imprigionato, desiderante, diventa simbolo di lotta e resistenza, ma anche di fragilità e speranza. Il mito viene smontato, ricostruito, interiorizzato: non più figure lontane e inaccessibili, ma personaggi umani, vicini, pieni di dubbi, paure, desideri inconfessabili. Così, la tragedia greca diventa specchio della condizione moderna. Nei suoi monologhi spesso domina una voce sola, che riflette su sé stessa, sull’assenza dell’altro, sull’incomunicabilità. Il silenzio non è vuoto, ma uno spazio denso, carico di senso. Nonostante tutto, in Ritsos c’è sempre una tensione verso la vita, una volontà di riscatto, anche nel buio più profondo.

Nella Quarta dimensione, Ritsos sceglie dieci figure mitiche greche e le fa parlare in prima persona, come in un lungo monologo interiore. Ma quei personaggi parlano per tutti noi: vivono il disorientamento, la crisi d’identità, la fine delle certezze, il peso del tempo e delle scelte.
È un uso del mito anti-retorico e umanizzante, spesso capovolto: il potere tragico delle figure classiche si trasforma in psicodramma moderno, in confessione.

Gli otto testi selezionati per il progetto saranno interpretati da attori e attrici di Firenze accompagnati da brani musicali composti e realizzati da due giovani musicisti. L’opera tutta di Ritsos è pervasa da un grande afflato morale, dalla speranza in un mondo più giusto: i monologhi della rassegna sono tratti dal capolavoro “Quarta Dimensione” scritto dal poeta durante la prigionia in vari campi di concentramento, ove l’alibi mitologico divenne strumento per eludere la censura. Le vicende personali e politiche del poeta e della Grecia si intrecciano in queste pagine ove passato e presente coesistono magistralmente.

PROGRAMMA

incontro con Nicola Crocetti

10 LUGLIO | ore 17:30
📍 Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux – Quartiere 1
🔹 Incontro con Nicola Crocetti, grecista e traduttore di Ritsos
🔹 Letture di Fulvio Cauteruccio

ELENA

14 LUGLIO | ore 17:00
📍 Biblioteca Mario Luzi – Quartiere 2
🔹 Flavia Pezzo in ELENA
Elena, figura ambigua e incantatrice, riflette sulla sua bellezza e sulla decadenza del mito. Un monologo tra splendore passato e disincanto presente.

AGAMENNONE

15 LUGLIO | ore 21:00
📍 Biblioteca Villa Bandini – Quartiere 3
🔹 Lorenzo Degl’Innocenti in AGAMENNONE
Un re consapevole della sua fine. L’attesa della morte come liberazione da una guerra insensata.

ORESTE

16 LUGLIO | ore 17:00
📍 Bibliotecanova Isolotto – Quartiere 4
🔹 Massimo Bevilacqua in ORESTE
Un giovane smarrito tra destino e scelta, che torna dall’esilio per confrontarsi con un passato familiare ingombrante.

PERSEFONE

17 LUGLIO | ore 17:00
📍 Biblioteca Filippo Buonarroti – Quartiere 5
🔹 Sofia Menci in PERSEFONE
La dea dei morti racconta il suo duplice esistere: sepolta viva e viva tra i morti, sospesa tra desiderio e dolore.

FEDRA

21 LUGLIO | ore 17:00
📍 Biblioteca Mario Luzi – Quartiere 2
🔹 Silvia Frasson in FEDRA
Un amore impossibile, un’ossessione tragica, un monologo che interroga la colpa e il desiderio.

CRISOTEMI

22 LUGLIO | ore 21:00
📍 Biblioteca Villa Bandini – Quartiere 3
🔹 Irene Barbugli in CRISOTEMI
Una donna ai margini del mito, che rivendica il diritto a essere ascoltata e ricordata.

AIACE

23 LUGLIO | ore 17:00
📍 Bibliotecanova Isolotto – Quartiere 4
🔹 Alessio Martinoli in AIACE
L’eroe disilluso e solitario cerca un senso, una voce, un interlocutore. Aiace come poeta del nostro tempo.

IL RITORNO DI IFIGENIA

24 LUGLIO | ore 17:00
📍 Biblioteca Filippo Buonarroti – Quartiere 5
🔹 Teresa Fallai in IL RITORNO DI IFIGENIA
Ifigenia non è morta ad Aulide: ritorna e racconta tutto ciò che non si è voluto sapere. La famiglia e il destino al centro della sua narrazione.