giovedì 08 novembre 2018 – ore 21.30

Fray

di Olimpia Fortuni
interprete: Pieradolfo Ciulli
musiche: Luca Scapellato
costume e scenografia: Olimpia Fortuni

Realizzato con il sostegno di Sementerie Artistiche e FattoriaVittadini

Tutto è nato per andare sempre più veloce, è il ritmo del caos.
Dal Big Bang ad oggi i pezzi del puzzle dell’esistenza diventano sempre più microscopici, come frattali, e noi oggi non siamo altro
che una parte piccolissima del ripetersi di un disegno dell’esistenza di grandezze inimmaginabili.
Delicati e fragili quanto un bicchiere di cristallo che, prima o poi, cadrà e si romperà in mille pezzi, poiché è l’inevitabile direzione
della vita che tende alla disgregazione e alla frammentazione.
“Fray” è una vivisezione cruda del corpo che vive e che corre, oggi, più che scorrere, consumandosi ed esaurendosi.
Un cimitero di ossa, fotografia del futuro, parte di quello che materialmente saremo, per ricordarci quanto non sia scontato
essere qui, ora.
L’influenza dei nostri tempi trasforma la decomposizione in altro ordine e il caos non solo si espande verso il fuori ma dall’interno
implode.
La pesca che compriamo al supermercato marcisce dentro, mentre fuori la pelle rimane accattivante e desiderosa di essere assaggiata.
Noi, nel nostro degrado globale e individuale, seguiamo lo stesso processo fisicamente, spiritualmente, socialmente, culturalmente.
Così non solo la vita, ma anche la morte è diventata ambigua e, se esteticamente possiamo godere di tutti i formulati di bellezza e
onnipotenza, dentro non possiamo fermare il nostro eterno viaggio verso il caos.
La potenza e la bellezza della vita sfugge inconsapevole come la meraviglia di un corpo danzante nel suo viaggio dentro e fuori di sé.