sabato 16 novembre 2019 – dalle ore 23.30

REACTIVE BODIES

ciclo di performance/installazioni di TS Krypton
a cura di Massimo Bevilacqua

in collaborazione con Fragola’s Night

light design Giacomo Ungari
con le performance di  Martina Bartolini, Claudia Felici Ares, Matilda Mancuso, Lapo Nannini, Sara Zannoni

TSKrypton innesta il frutto della sua ricerca sui linguaggi della performance art fortemente tecnologica e scenica nella serata Fragola’s Night mirando alla creazione di immagini iconiche e trasportando al loro interno quei segni che sembrano permeare la nostra epoca. Temi come la dimensione interiore e isolata dell’essere umano, la perdita di fisicità dovuta alla tecnologia, le possibilità immersive degli strumenti tecnologici, trovano una loro dimensione di analisi in un linguaggio che contiene al suo interno tutte le arti: dal design al video, dalla fotografia al live painting digitale.
Reactive Bodies è un concept che raccoglie insieme una serie di installazioni/performance che mettono in luce la peculiarità del Tenax Theatre di invadere uno spazio con azioni e ambienti visuali che catturino lo sguardo degli osservatori inusuali offrendo loro nuove sollecitazioni percettive.

Ecco che nello spazio si dislocheranno durante la serata:

  • Dhakkan Live Painting digitale mediante gli strumenti della projection mapping e del VJing attraverso i quali l’artista disegna in tempo reale su due corpi che interagiscono tra loro. Una drammaturgia del segno grafico e del colore che diventa partitura nella quale i corpi-tela agiscono attraverso i linguaggi della danza anche aerea .
  • Post-Trans-Iconica Una serie di azioni mediate dallo sguardo della videocamera del cellulare, filtrate dall’utilizzo della tecnologia e dove l’intimità diventa quindi di pubblico dominio trasmutandosi in immagine pop. L’azione catturata dalla telecamera sui led wall si eleva così ad immagine iconica.
  • The Box Un richiamo all’estetica delle scritte e dei tag in luoghi pubblici come bagni, palazzi, cavalcavia, ecc. Due corpi lottano per la possibilità di esprimersi scrivendo in uno spazio ristretto e claustrofobico e, via via che questi segni tracciano lo spazio e il corpo stesso, il pensiero e la parola amplificano quel luogo fisico e il gesto diventa mantrico e rituale.
  • Il Bacio Un installazione che in chiave poetica, attraverso uno spazio surreale e ritmico disegnato dalla luce intermittente, analizza il concetto di relazione nell’era contemporanea. Un relazione intima congelata dalla possibilità di farsi “vedere”. Una relazione in vetrina. Una fotografia in minimo movimento. Protagonisti di questo quadro sarà il pubblico che può candidarsi attraverso un contest.